mercoledì 29 settembre 2021

Di un amore così grande non so cosa farne.

 Sembra assurdo vero?

Quante volte ci siamo dilaniate il cuore e la mente dentro storie che di amore avevano solo l'aspettativa frustrata. Costruite sulla rincorsa di un gesto che ci facesse sentire amate, volute, accettate. 

Quante volte ci siamo nutrite degli scarti di chi ha impegnato il nostro tempo per nutrire il proprio ego, sipario di una vita emotivamente asfittica di cui noi abbiamo, più o meno consapevolmente, scelto di essere parte.

Alla fine è diventato tutto così consueto e familiare da essere quasi comodo, anzi senza il quasi, comodo.

Come può esserlo una topaia nella quale sei cresciuto e che per te ormai è casa.

Guardando fuori dalla finestrella del seminterrato nel quale ti sei costretta a vivere, osservi il mondo e resti colpita da persone che si guardano e si sorridono, si tengono per mano, si salutano e vanno a vivere la propria vita nel mondo senza bisogno di voltarsi a controllare che l'altra persona nel frattempo non abbia distrutto tutto. E pensi che sono folli, strani, che non può essere si stanno ingannando, al più sono dei beoti illusi.

Ma l'illusa sei tu e la vita continua a urlartelo mettendo sulla tua strada lo specchio dell'insoddisfazione e della sfiducia che hai dentro. E tu continui a cascarci.

Finché il cerchio si stringe e la sberla che ti gira la faccia è tanto forte da lasciarti senza parole. Senza le solite lagne, pianti, rabbia e recriminazioni. 

Muta. 

Sorda anche alla deflagrazione delle tue certezze saltate in aria tutte insieme. 

E ti trovi faccia a faccia con il coraggio di amare la tua vita, con la voglia di prendertene cura come ancora non hai fatto mai.

La vita non ha bisogno di lunghi discorsi o duri allenamenti per mostrare i suoi risultati. Lei riconosce l'attimo in cui in te cambia tutto e si adegua, ricostruendosi intorno a quel momento infinito.

Nuove situazioni, nuove persone, un nuovo amore.

Quasi non me ne sono accorta. 

Era un viaggio in Portogallo al quale avevo chiesto solo di gioire di tutto: dei luoghi, delle persone, del cibo e del sonno. Ho scelto il Portogallo immaginandomi una meta piena di colori, sole e cose buone da mangiare e contando sul fatto che la mia ritrovata serenità mi avrebbe messo davanti persone altrettanto serene.

La vita è stata molto più generosa e oltre a tutto questo mi ha fatto incontrare anche lui.

Un modo diverso di amarsi dal primo momento, anzi, il modo di amarsi. L'unico quando due persone si amano. Improvvisamente tutto quello che in passato mi era sembrato di dovermi sudare era lì, offerto a piene mani nel modo più naturale del mondo.

Nessuna paura, nessun trattenersi, nessun essere altro da quella che sono. E quella voglia meravigliosa di vivere, vivere tutto, lui e anche la sua assenza, la mia vita a 360 gradi. 

E adesso, cosa ci faccio con questo amore? 

Questo amore è una promessa fatta alla mia vita, di non trascurarla mai più, di vivere ogni giorno al massimo, di impegnarmi per migliorarla e far sì che sia sempre piena di gioia. 

Un'impresa che la me abituata al seminterrato fa spesso fatica a credere realizzabile.

Sarebbe quasi più facile tornare nel seminterrato.

Questa è la storia di come non lo farò. Perché per una storia così bella e importante servono dei testimoni, e serve una memoria.