lunedì 28 maggio 2012

E ORA....?

C’era sempre il sole, almeno nei ricordi che ne ho.
Il caffè aveva il profumo buono dei risvegli più dolci, quelli che ti accolgono dopo una notte serena. I biscotti del Fornaretto da intingere nel caffè amaro.
Le notti nelle quali mi svegliavo infreddolita e mi avvolgevo nella felpa col cappuccio, rannicchiata nel letto a farmi cullare dalle voci della strada, Trastevere by night.
La giornata fuori dalla finestra era un invito allegro e irresistibile, la città il luogo dove esistere leggera e libera. La wifi rubata a Sacchetti, i primi pensieri buttati giù tra le passeggiate dei turisti.
Camminavo spensierata e carica di problemi. Me li portavo a spasso con disinvoltura cercando soluzioni dove sentivo che le avrei trovate.
Mi muovevo fragile e discreta fra i vicoli di Trastevere rifugiandomi nel pensiero che lì no, non mi avrebbero trovata.
Maria, quante colazioni ti avrò portato? E tu, con quante piccole attenzioni mi hai protetta?
Quante sorprese, quanto coraggio, così tante risate e qualche lacrima, adesso che devo andare fino in fondo.
Già, perché lo sapevo anche allora, quelle erano le basi di una cattedrale che avrei dovuto costruire pezzo per pezzo.
Mi fanno male le mani per la fatica, e il cuore per la solitudine che mi ha colto di sorpresa quando è mancato lui, l’unico che credevo incrollabile vicino a me.
E’ tutto diverso in questi giorni, anche la musica che ascolto è cambiata, è solo mia ormai, suona diversamente, arriva in altri posti e da altri luoghi.
Mi sembra di osservare la mia vita scorrere e mi rendo conto che solo in questo modo ha senso, che lasciarla andare altrove sarebbe stato un suicidio dell’anima.
Stordita, spaventata, stanca…non mi sono sentita mai così viva.

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