sabato 30 luglio 2011

Cosa saremmo senza paura?

http://www.youtube.com/watch?v=lASwxqAlnFs

Quante volte sono stata assalita da quella sensazione appiccicosa come una colla sulle dita, viscida, che fa scivolare la tua vita dalle mani e sembra toglierti ogni appiglio. Un piccolo, fastidioso, problema.
Qualcuno ultimamente mi ha detto che non esiste coraggio senza paura. Ma come, il coraggio non è proprio assenza di paura? No tesoro, mi ha risposto il saggio interlocutore, quella si chiama incoscienza. Ah ecco, questo cambia le cose, non le avevo considerate sotto questo aspetto. Beh, vista così la paura ritrova dignità, quantomeno senso, forse anche utilità. Quanto meno mi emancipa da quella urticante posizione di passività in cui sono lì a cercare di uscire dall'impasse. Come si sentirebbe, signora Paura, se al suo arrivo io la accogliessi come si fa con un ospite atteso? Cosa proverebbe se la lasciassi entrare come fa Morandi con la sua famosa canzone e attendessi insieme a lei il passare della notte, certa e fiduciosa nel prossimo sorgere del sole?
Cosa proverebbe? Paura forse? Bene, saremmo in due allora, ma tanto poi passa.
Passa quando il desiderio di raggiungere quello davanti a cui si frappone la paura è più forte della paura stessa. La schiacci quando getti il cuore oltre l'ostacolo e corri a riprendertelo, che senza non vivi.
Se rimani dietro alla signora nera sei un vegetale, sopravvivi attaccato ad una macchina che ti ruba la vita centellinandoti speranze in un futuro che, minuto dopo minuto, diviene passato.
Ecco, cosa saremmo senza paura.

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