domenica 31 luglio 2011

Tra me e il volo: una borsa di Louis Vuitton

E' difficile affrontare la montagna finchè ti si para davanti in tutta la sua mastodontica mole. Vedi solo l'ostacolo, la difficoltà, ti senti così piccolo tu, da solo, di fronte al gigante.
Sarebbe bello se arrivasse improvvisamente una mano forte e grande che ti accogliesse nel suo palmo amico e ti sollevasse su, fino in cima alla vetta, il punto da cui spiccare il volo.
Ecco, io sto scoprendo in questi giorni di dubbi e paura che quella mano è tesa davanti a me già da tempo, ma io non sono riuscita a vederla perché continuavo a fissare la montagna.
Ho continuato a sentirmi intrappolata in Poste Italiane finchè l'ho continuata a considerare la sola risorsa in grado di garantirmi indipendenza, stabilità economica, riconoscimento sociale. Ho venduto la mia anima per una borsa di Louis Viutton. E non c'è niente da ridere in questo.
Ma è stato solo quando mi sono focalizzata sull'obiettivo, sul recupero del tempo, sul suo investimento in attività preziose, inseguendo la mia passione, solo allora si sono trasformate le cose davanti a me.
Perseguirò il mio obiettivo, metterò da parte i soldi per affrontare un anno di sacrifici economici  necessari alla mia formazione, , ho disdetto una delle mie carte di credito.
In tutto questo, mi sento felice, libera.
Ma la borsa di Louis Vuitton me la tengo.

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