domenica 31 luglio 2011

L'insegnamento dei dinosauri

2011, fine luglio
Ieri sera sono andata ad un concerto a Villa Ada, in quel magnifico spazio che si chiama "Roma incontra il mondo" dove si è esibito Goran Bregovic & Wedding and Funeral Band. Potrei scrivere ore parlando dell'emozione trascinante di quella musica gitana che ha raccolto influssi da ogni luogo che ha attraversato, come si raccoglie una cartaccia da terra, dalla polvere, dall'humus di ogni cultura con cui hanno avuto a che fare, creando il Ventre del Mondo, sì, inteso proprio come il Ventre di Parigi di Zola.
Quella musica viscerale è riuscita a sciogliermi e a regalarmi due ore piene di ballo liberatorio, risate e sollievo.
Non sono andata da sola al concerto. Ci sono andata con Andrea.
Andrea è un mio vecchio amico, nel senso che ci conosciamo da quando andiamo a scuola, e tra pause più o meno lunghe scandite dai normali eventi della vita, non ci siamo mai persi.
In questo periodo lui è il mio "compagno di concerti", andiamo a sentire musica. Diciamo pure che mi porta a sentire musica, in quanto le migliori proposte finora sono venute da lui, con scelte che spaziano dagli Skunk Anansie all'Opera a Caracalla.
Ieri sera c'era Goran Bregovic.
E le nostre consuete chiacchiere in macchina. Ultimamente queste chiacchiere sono molto focalizzate sul periodo che sto vivendo, che lui sembra far fatica a comprendere, o forse ad accettare perché la sua vita non è basata sulle stesse dinamiche bloccanti della mia. Non è che sia sempre facile la sua vita, ma immagino che dentro di sè abbia compiuto quel percorso che oggi lo fa vivere in pace con se stesso e con il mondo.
Confrontarsi con queste persone fa bene. Anche quando, come fa lui, ti mettono bruscamente davanti all'assurdità di tante paranoie: " Fede non esiste che ti svegli la notte di soprassalto e lanci il computer dal letto, è folle che ti alzi la mattina con la nausea, è assurdo che tu viva con questo peso sullo stomaco! La tua decisione l'hai presa, la tua testa ha già oltrepassato la barriera, basta, hai deciso, adesso metti in atto la tua decisione ma fallo con leggerezza."
Facile eh…mi dico io. Ma io non ho mai agito così, io sono sempre stata la brava ragazza che fa quello che ci si aspetta da lei, che non va contro le regole, che si sveglia presto la mattina, che non fa tardi durante la settimana, che non si ammala, che fa la cosa giusta, che non scappa. E invece sono scappata proprio dalla cosa più importante: la mia vita desiderata.
Certo adesso è difficile, sono 37 anni che agisco così. Ma ricordati Federica, lo dici sempre in aula, difficile è uguale a "non abituale". Facendo, diventa più familiare, più facile.
E' vero è difficile, e molto, è un momento delicato della mia esistenza, ma ripetermelo non semplificherà le cose, costituirà solo l'ennesimo alibi.
Alzo gli occhi dalla tastiera del mac e guardo la libreria di Vezio con i libri ancora da riordinare. Lo sguardo si posa su un titolo: "Disubbidiente" di Francesco Pazienza. Non so di cosa parli, ma "pazienza" e "disubbidiente" sono parole per me particolarmente evocative, mi piace.
Ah, cosa c'entrano i dinosauri? Questo è un piccolo segreto fra me e Andrea.

http://www.youtube.com/watch?v=OEjley5HKBE&feature=fvsr

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